
Mentre l’indaffarata New York continuava la sua frenetica vita, Shirley catturava degli scatti nel parco di Cedar Hill. Appassionata di vecchie macchine a pellicola, sceglieva con cura i limitati fotogrammi concessi dal rullino. La luce che filtrava nel bosco dalle fronde degli alberi, diventava sempre meno col calare della sera, costringendola a rincasare. Il giorno seguente, Shirley davanti alla tv, scopre al notiziario che una giovane donna era stata assassinata e trovata proprio nel parco di Cedar Hill, dove aveva passato parte della precedente giornata. Negli ultimi tempi erano sparite diverse persene, alcune ritrovate, altre ancora disperse. “Un serial killer? A New York?” Pensava scettica la ragazza.
Shirley tornata nella camera oscura, sviluppava le foto, quando, in lontananza, la sagoma di una persona faceva la sua comparsa. Tra i cespugli, nell’ombra, la figura nel primo scatto era china verso qualcosa, e nel secondo la stava chiaramente guardando.
Shirley aveva visto troppo.
Doveva trovare l’assassino, per salvarsi la vita e per salvarla alle prossime vittime, non c’era più tempo, ogni minuto portava l’assassino più vicino ai suoi malvagi scopi.
Per tutto il giorno Shirley girò per New York in cerca di informazioni e indizi ma presto qualcuno sarebbe stato informato delle domande che faceva in giro. Il giorno dopo cercò ancora e poi ancora, per una settimana. Una svolta nelle indagini la portò vicinissima alla soluzione.
Una sera, rincasata trovò una lettera nella cassetta della posta, la avvertiva di essere in pericolo. Shirley decise di nascondere tutto il materiale nella sua amata camera oscura, ma mentre stava per chiamare la polizia, la porta si aprì di colpo.
Tristemente Shirley è la protagonista del notiziario del giorno seguente. Gli agenti di polizia ed FBI hanno indagato, ma il caso sembra più complesso del previsto. Urge una squadra più preparata. I rilievi sono stati fatti, ma a quanto pare il caso è grosso, è necessario l’intervento di una squadra speciale!